Associazione i bambini di Bullenhuser Damm
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I CARNEFICI

Wilhelm Dreimann (1904-1946) nel 1940 era stato incaricato dalla polizia a sorvegliare il campo di concentramento di Neuengamme. Ha eseguito di sua mano esecuzioni capitali nel campo. I prigionieri di Neuengamme lo avevano soprannominato il boia di Neuengamme. Secondo la dichiarazione di Framm ha eseguito l’impiccagione dei due primi bambini e con l’aiuto di Wiehagen e Framm anche l’impiccagione dei prigionieri adulti.
Nell’ambito del processo al Curio-Haus è stato condannato a morte e giustiziato l’8 ottobre 1946.


Tutte le immagini (a meno che non sia indicato diversamente)
© Archivio del memoriale del campo di concentramento di Neuengamme

Johann Frahm (1901 – 1946) nel 1939 è stato addestrato nel campo di concentramento di Sachsenhausen. Dal mese di novembre 1942 ha prestato servizio nel campo di Neuengamme, dal 1944 al servizio di Dreimann nella fureria del campo. Ha partecipato all’assassinio dei bambini e dei prigionieri adulti. Nel mese di maggio del 1945 è riuscito a fuggire raggiungendo la sua famiglia a Kleve. Alla fine di ottobre del 1945 è stato arrestato dagli inquirenti britannici e nell’ambito del processo al Curio-Haus nel 1946 è stato condannato a morte per la strage compiuta nella scuola di Bullenhuser Damm. È stato giustiziato l’11 ottobre.

Dr. Kurt Heißmeyer (1905 – 1967) era medico a Hohenlychen e voleva diventare professore. A tal fine doveva fare esperimenti medici. Ha iniettato ai bambini bacilli della tubercolosi e ha esportato le ghiandole ascellari. I bambini hanno avuto febbre alta e dolori. Prendendo esseri umani come cavie il Dr. Heißmeyer voleva dimostrare che si può combattere la tubercolosi per mezzo della tubercolosi provocata artificialmente sottopelle e che esseri umani di “razza inferiore” erano piuttosto soggetti alla tubercolosi. Era noto da tempo che la prima tesi era scientificamente insostenibile. La seconda tesi rientrava nella ideologia nazista. Dopo la guerra Heißmeyer, non riconosciuto, ha lavorato per vent’anni nella ex Germania dell’Est come medico specialista in malattie polmonari. Nel 1964 è stato reso noto nella ex Germania Est che questo medico aveva fatto esperimenti criminali su cavie umane. È stato arrestato e condannato all’ergastolo nel 1966 dal tribunale distrettuale di Magdeburgo per crimini contro l’umanità. Nel processo fu accertato che almeno a quattro bambini vennero iniettati bacilli della tubercolosi e che vennero anche introdotti nei polmoni con una sonda agenti patogeni virulenti della tubercolosi. Kurt Heißmeyer è deceduto in prigione nel 1967.

(Sig. F 2001-4403)

Ewald Jauch (1902 – 1946) è stato nel campo di concentramento di Neuengamme dal 1940 al 1944 come sorvegliante e capo rapporto. Dal mese di dicembre del 1944 era responsabile del campo esterno di Bullenhuser Damm. Anch’egli partecipò all’assassinio dei bambini e fu condannato a morte nell’ambito del processo al Curio-Haus nel 1946. L’impiccagione fu eseguita l’11 ottobre.

Max Pauly (1907 – 1946) di Wesselburen – Dithmarschen. Di professione commerciante. Nel 1930 entrò a far parte del partito NSDAP e nel 1932 fece parte delle SS. Dal mese di agosto del 1942 era comandante nel campo di concentramento di Neuengamme. Da Berlino aveva ricevuto l’ordine di uccidere i bambini e aveva inoltrato l’ordine ad Alfred Trzebinski. Max Pauly fu condannato a morte il 3 maggio 1946 e fu giustiziato a Hameln l’8 ottobre del 1946.

Hans Friedrich Petersen (1897 – 1967) era l’autista dell’ufficio postale del campo di concentramento di Neuengamme. Guidò il camion con i bambini e gli infermieri e sei prigionieri sovietici e li portò a Bullenhuser Damm. Non è stato processato dal tribunale al Curio-Haus e non è stato nemmeno sentito come testimone, neanche più tardi. È deceduto nel 1967 a Sonderburg in Danimarca.

© The National Archives
(Sig. WO 309-935), Great Britain

Adolf Speck (1911 – 1946) faceva il sorvegliante nel campo di concentramento di Neuengamme ed era divenuto capo del comando nella fabbrica delle mattonelle “klinker” del campo di concentramento. Era molto violento. Durante la notte della strage doveva sorvegliare assieme a Wiehagen i prigionieri sovietici. Nel corso del processo al Curio-Haus dichiarò di aver ucciso uno dei prigionieri perché i prigionieri gli avrebbero buttato sale negli occhi.
Nel maggio del 1946 venne condannato a morte e nel mese di ottobre del 1946 venne giustiziato.

© Bundesarchiv Berlin (Sig. BDC/RS, Strippel, Arnold, geb. 2.6.1911)

Arnold Strippel (1911 – 1994) è stato un uomo delle SS nei campi di concentramento dal 1935 fino alla fine della guerra, dapprima a Sachsenburg, dal mese di luglio del 1937 fino a marzo 1941 nel campo di concentramento di Buchenwald, come capo rapporto. Dal mese di marzo del 1941 dapprima a Natzweiler (Saar), dal mese di ottobre 1941 nel campo di Majdanek, da metà maggio del 1943 diresse il campo di lavori forzati di Peenemünde. Dal mese di ottobre del 1943 fino a maggio del 1944 è stato capo del campo di concentramento di Vuth nei Paesi Bassi. Più tardi è stato nel campo di concentramento di Neuengamme e nei vari campi esterni. Nel 1945 fu latitante per sfuggire alla condanna da parte degli inglesi e visse sotto falso nome. Nel 1948 fu internato per l’appartenenza alle SS. Visto che non vi era sufficiente materiale probatorio a suo carico venne rimesso in libertà. Infine il 1° giugno del 1949 fu condannato all’ergastolo dalla Corte di Assise di Francoforte per l’assassinio di prigionieri nel campo di concentramento di Buchenwald. Fece ricorso in appello. La sentenza fu annullata e venne condannato nel 1970 a 6 anni di reclusione solo per complicità all’omicidio. Ricevette un risarcimento danni di 121.500 Marchi Tedeschi per aver scontato una detenzione più lunga. Non è mai più stato in carcere anche se la Corte di Assise di Düsseldorf lo aveva condannato a tre anni e sei mesi di reclusione per complicità all’omicidio nel campo di concentramento di Majdanek. Per motivi di salute non era in condizioni di subire la detenzione.
Verso la metà degli anni sessanta la Procura di Stato di Amburgo aveva avviato indagini a suo carico per una possibile complicità alla strage di Bullenhuser Damm. Nei processi al Curio-Haus Trzebinski, Dreimann, Jauch e Frahm lo avevano accusato di complicità. Ma la Procura di Stato ha archiviato il caso per insufficienza di prove.
Dopo la denuncia fatta dai familiari delle vittime di Bullenhsuer Damm la Procura ha ripreso le indagini nel 1979. Nel 1982 è stato accusato di omicidio in 42 casi, omicidio dei 20 bambini, dei 4 infermieri e dei prigionieri sovietici. Nel 1987 il caso è stato archiviato dal Tribunale di Amburgo in quanto per motivi di salute Strippel era incapace di stare in giudizio.
Strippel è morto a Francoforte nel 1994.

© Bundesarchiv Berlin (Sig. BDC/SSO, Trzebinski, Alfred, geb. 29.08.1902)

Dr. Alfred Trzebinski (1902-1946) nel 1941 era il medico del campo di concentramento di Auschwitz, successivamente di Majdanek. Nel 1943 è stato medico a Neuengamme. Era stato incaricato a preparare il reparto speciale per Heißmeyer per gli esperimenti medici. Alfred Trzebinski ha partecipato alla strage dei bambini.
Dopo la guerra si era dato alla latitanza, è stato però arrestato il 1° febbraio 1946 e condannato a morte nell’ambito del processo al Curio-Haus.

Heinrich Wiehagen (1911-1945) era attivo nel campo di Neuengamme ed aveva partecipato con Wilhelm Dreimann e Johann Frahm all’impiccagione dei prigionieri adulti nello scantinato della scuola. Nel maggio del 1945 era stato destinato alla sorveglianza delle navi con prigionieri affondate nella baia di Lubecca e bombardate erroneamente. È stato ucciso dai prigionieri mentre voleva sparare su altri prigionieri che avevano cercato di salvarsi nuotando.